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Monday, November 30, 2015

AVIS

“Inizialmente un gruppo di medici scoprirono che si poteva curare la leucemia con la trasfusione. E però non avevano i mezzi per farla. Avevano bisogno di strutture, macchinari e soprattutto il sangue. Così loro furono i primi donatori di sangue e fondarono l’Associazione Italiana Donatori Sangue, detta AIDS. Col tempo quei soliti giornalisti insinuarono sulla garanzia del servizio e dovettero migliorarlo, allargarlo. I donatori si evolsero in Volontari e nacque l’AVIS

Scherzone, nessun bisognoso di sangue ricevera mai l’AIDS. Infatti se tale associazione a come scopo l’autosufficienza di sangue di persone malate vuole garantire anche la salute di chi dona mantenendo un integrità nel proprio ruolo.

Per chi non conoscesse tale realtà l’AVIS è un’associazione senza fine di lucro (e vi risparmio quel fare cicisbeo sul non discriminatorio sul sesso, la religione etc) il cui scopo è curare coloro per qualsiasi malattia hanno bisogno una trasfusione di sangue.
Si basa su donazioni volontari di sangue e se volete iniziare a donare sangue solitamente c’è una sede in ogni ospedale.

Quali sono i vantaggi di diventare donatore?
  1. Lo scopo principale è ovvio fino a qui: è quello medico.
  2. Scopo sociale: basandosi su donazioni gratuite e volontarie si evita di dover andare ad aumentare i costi degli ospedali che ricadono sulle tasse
  3. Ma ora passiamo anche a dire il vantaggio che avrebbe il donatore stesso: la prima volta che si entra a far parte dell’associazione si fa un esame del sangue gratuito
  4. Tale esame ti fornisce le seguenti informazioni: lo stato di salute del tuo sangue, la tipologia del tuo sangue
  5. Essere a conoscenza della composizione del proprio sangue previene dovere perdere tempo ad esempio in caso di incidente (tocca ferro) di fare il test e passare subito a fare una trasfusione

Circa un anno fa feci l’iscrizione all’Avis, una settimana dopo mi ammalai e in quei giorni mi chiamarono per donare. Ovviamente fui costretto a dire di no e solo oggi si sono ricordati che ero iscritto, e molto probabilmente che ero pure guarito da quell’aprile.

L’iscrizione è gratuita e non ho avuto nessun finanziamento per parlare di loro (su questo che peccato!)

Buona settimana a tutti.

Saturday, November 28, 2015

Winter Challenge - Tappa a Castiglione Olona

“Ogni giorno un runner si alza e si mette a correre. Ogni giorno un runner sa che se non corre…. ha le scarpe in lavatrice”

Oggi la gara a cui ho partecipato  è il cross di Castiglione Olona, seconda tappa del circuito di cross “Winter Challenge”. Il resoconto della prima gara potete trovarlo QUI

Ma partiamo a raccontare il resoconto della tappa di oggi a partire dall’esperienza personale.
Mi sono sempre chiesto se i chiodi delle “chiodate” fossero per la presa delle scarpe sul terreno o se invece fossero un deterrente per depistare gli avversari in gara di cross. Ne dubito perché grazie a Dio, alla partenza in massa nessuno è caduto. Immaginatevi se in una situazione del genere il mal capitato dopo aver inciampato veniva travolto da un esercito di podisti infighettati con le loro scarpe e i loro chiodi appena lucidati per usarli sull’erba/terra.

Già dopo 500 metri, tra curve a gomito che implica il classico stop&go a  manetta dei cross, si forma una fila composta di 2-3 persone che corrono alla volta.

Praticamente impossibile, a mio parere, lanciare una sfida nel tratto boschivo ma che nella mia progressione mi permette di recuperare fiato e ripartire. Ad ogni curva  capita di dare uno sguardo a chi ho davanti e chi dietro cosa che dal punto competitivo è molto stimolante.

Parte il secondo e mentre ho da poco superato un certo Colombo Daniele questo mi si accoda e si fa trainare, sperando che mettendomi pressione io ceda. Invece no. Il secondo giro tra volti che si vedono nel tratto boschivo, accelerazioni e chi si ferma mi permette di chiudere costante il percorso di 5,5km

Premiati classifica maschile
  1. Scialabba Giorgio  (18:11)
  2. Bello Gianluca (18:24
  3. Fatmi Yassine (18:37)

Premiati Classifica femminile
  1. Cocco Alice Rita (20:14)
  2. Bianchi Ilaria (20:21)
  3. Begnis Elena (21:08)

Il sottoscritto chiude in 21:50 (3:57 min/Km). Ho giusto avuto un disguido nel comprendere come mi parlava il gps. Poi ho scoperto che chiesto il parziale ogni minuto anziché dopo ogni km. Così pensai al primo allarme di aver già fatto un km… ma poi la disillusione del cartello dell’organizzazione coi km.

 La classifica completa la trovate QUI

Prossimamente le foto di Podisti.Net 
Buona settimana e buona gara a chi gareggia domani.

Monday, November 23, 2015

RTO TRAIL (circuito prealpi Varesine)

CIAO A TUTTI
Trail… non fanno per me: troppi sassi, radici, insidie, e percorsi fuori sentieri. Non fanno caso a chi come me a problemi alle caviglie. Ma sta volta va così vado ad allenarmi al percorso breve dell’RTO Trail. Gara di 29 km a Morazzone e finale del circuito delle Prealpi Varesine. La gara corta, a cui partecipo è di 13KM.

Sembra tutto perfetto: arrivo puntuale, ritrovo amici della mia società e di altre società, riscaldamento necessario e poi partenza puntuali.

Primo km di asfalto dove Arturo (fotografo di Podisti. Net) ha l’occasione di immortalare la partenza, poi iniziano le difficoltà.

E chi non ha partecipato alla gara nello specificodirà: “si, lo sappiamo… sterrato, Sali-scendo, tanti km, gara senza ristori prima della fine… le conosciamo le difficoltà dei trail”.

Ma non avete mai provato a vedere di essere nei primi 15 e vedere dopo 5-6 km quelli davanti tornare indietro verso di voi. Nel giro di due minuti la gara si blocca perché tutti abbiamo sbagliato strada e ci siamo accorti che non era segnalato passaggio al 4km. Praticamente tutti i 200 che erano partiti si sono ritrovati  riuniti nello stesso punto perplessi, fermi e a chiedersi come era possibile che non ci  fossero indicazioni.

Purtroppo chi era partito con l’idea di fare una gara di 13 km è rimasto disilluso. Dovendo tornare indietro di 2 km è diventato un allenamento di 17 km. Spero che a breve l’organizzazione dia spiegazioni sul sito di come tutti e 200 persone siano stati indotti a sbagliare strada.


Ribaltata la classifica ci rimettiamo in marcia sul sentiero e riusciamo a metterci sul sentiero chi tagliando dalla strada, chi rifacendo la salita.
Oramai è un allenamento e dunque riparto più rilassato dal punto di vista cronometrico.
Chiudo avendo fatto 17 km.


Un accenno ai vincitori della gara lunga (la quale si è svolta invece regolarmente) Stefano Bianco (2:05:00) e la giovane Ilaria Bianchi (2:17:30). Tutti Bianco.


Buona settimana a tutti.
P.S. nota che definisce l'uso dell'aggettivo di "giovane" nel definire la prima donna: vi sono una serie di pregiudizi razziale da parte delle donne quando un uomo definisce l'età di una donna. Ogni minuto attribuito loro lo contano come se si calcolasse l'età dei cani: la moltiplicano per 7 e dunque si sentono molto vecchie.
Io se devo aspettare la mia ragazza al bagno e mi dice "arrivo tra cinque minuti" lo moltiplico di conseguenza per 7. In ogni caso potete dedurre l'età dalla foto.

Tuesday, November 17, 2015

NOTIZIE CHE NON DA NESSUNO

Vi sono alcuni fatti, del tutto inosservati, che a mio parere bisognerebbe soppesare. Questo lo dico in quanto sono a conoscenza di certe cose che secondo me dovrebbero essere di dominio pubblico. Vi faccio dunque l’esempio di notizie che circolano in giro e dunque capirete come effettivamente siamo malinformati

Vi basti sapere che forse l’aneddoto “tipo” prototipo sia il gossip. Passo dunque ad esemplificare. Ai tempi in cui andavo al liceo durante una lezione di ginnastica alcune ragazze avevano sgamato Paolo che usava la stessa maglietta mai lavata da sei mesi.  Avevano passato così due ore a rompere i co…oni a tutti in merito cercando trasmettere il medesimo senso di disgusto. Il prof ovviamente venne conoscenza della notizia. Tale notizia è una di quelle che io definisco “disinformazione di servizio, servizio di stampa divulgativo, giornalismo, stampa”. E come tutti i fatti hanno una parabola e questa aveva la sua fine col prof di scienze motorie che tagliò corto con “Alla sua ragazza piace così”. In merito alla maglietta non lavata da sei mesi di Paolo io comunque ho la mia opinione. Credo che comunque alla fine dell’anno una volta lavata la cartella se ne sarebbe accorto; che non lavava la cartella da cinque anni.

Questo è un esempio di come siamo male informati: di come spesso ci arrivino notizie false, notizie non di rilevanza giornalistica, insulti, propaganda. E invece notizie importanti vengono taciute, portate in maniera confusionaria, usando opinioni al posto dei fatti.

Ora voglio farvi un elenco di “Modelli” di notizia verosimili che io intendo male informanti. Capirete così di come tutta la stampa, non importa se di sinistra-destra-italiana-straniera-di.propaganda-comunista-fascista-moderata-di.centro-vegetariana-progay-emo (etc), sia limitata rispetto a quello che davvero si può fare.
A voi notizie che non dà nessuno:

  1. Va rivalutato il galateo nel mangiare la pizza con le mani
  2. Nicky Minaji non è poi sta gran figa
  3. Quelli del movimento 5 stelle non vengono accettati negli Hotel 4 stelle
  4. Il Nickname di Nick Jonas è Nick (quello dei Jonas Brothers)
  5. Voldemort ha comprato il naso Made In China
  6. I testimoni di Gehova inventano il citofano
  7. Il filmato che mostra il primo uomo sulla luna citando la famosa frase “Un piccolo passo per me, un grande passo per l’umanità” è stato girato a Hollywood
  8. La velocità della luce ha problemi a frenare prima del rosso

Sunday, November 15, 2015

10 km Cardano

CIAO A TUTTI

E’ formalmente arrivato l’autunno con questo fine settimana, preambolo della stagione di cross per gli amanti di quelle gare che vengono definite come “fango, freddo, fatica”. E’ anche il preambolo per un lungo periodo di allenamenti per chi invece come me predilige a terreni più sicuri come pista e strada. Non sarebbe infatti male infatti a partire da domani dimenticare gare, posizioni trasferte e levatacce la domenica mattina e impostare l’anno nuovo.

Con oggi dunque andiamo a raccontare la storia del “3° Memorial Laura Prati”: campionato provinciale Fidale per le categorie senior e master.
Tale manifestazione esordisce nel 2013 a seguito dell’uccisione dell’allora sindaco Laura Prati e siccome era una persona molto “sentita” l’Atletica Casorate (con l’aiuto della Ciclistica Cardanese) dedicò nel comune dove lei operava tale manifestazione a scopo benefico.
Nel 2014 la Fidal Varese assegnò a tale manifestazione il titolo di “Prova unica di campionato provinciale su strada per categorie master e senior.”
A tale scopo la gara venne omologata e la partenza anticipata di 300 metri. La gara da svolgere consiste dunque in due giri da 5 km

Gara molto stimolante se soprattutto al secondo giro raggiungi due della stessa categoria, nello specifico Felli Roberto e Alzati Matteo coi quali corriamo la seconda parte punto-a-punto e il distacco non arriva fino al momento della volata che ahimè malgrado la tiratona cedo le due posizioni.

Chiudo dunque 48° /236 ad una media di 3:52 (38:45) e 6°/10 di categoria.

PRIMI PREMIATI ASSOLUTI MASCHILE
  1. Maliverno Matteo
  2. Gattoni Marco
  3. Marco Brambilla
  4. Lollo Antonino
  5. Argoub Rachid


PRIMI PREMIATI ASSOLUTI FEMMINILE
  1. Quartesan Chiara
  2. Cristina Clerici
  3. Urso Rossana
  4. Conte Angiola
  5. Cinzia Lischetti
 Qui la classifica completa.

Prossimamente le foto, nel frattempo buoni allenamenti a tutti.

Saturday, November 14, 2015

Je suis.....

CIAO A TUTTI
In merito agli avvenimenti delle ultime ore a Parigi vorrei evocare un messaggio di solidarietà allo stato alleato francese che vuole anche andare a discapito a chi porta avanti la "filosofia della ruspa".
Propongo a tutti di abbassare i toni nazionalista nel momento in cui si apre uno scenario di guerra tra civiltà come al tempo dei crociati, come nella seconda guerra mondiale...
Propongo dunque la riflessione di un testo musicale soffermandomi sulle prime strofe prima del ritornello.

Tale testo va nel rispetto della vita intesa nella non violenza, nella fratellanza, per la pace. E tutto ciò si fonda su un senso di non belligeranza.


There's a woman crying out tonight 
Her world has changed 
She asks God why 
Her only son has died 
And now her daughter cries 
She can't sleep at night 

Downtown 
Another day for all the suits and ties 
Another war to fight 
There's no regard for life 
How do they sleep at night 
How can we make things right? 
Just wanna make this right 

We believe (X6)
In this love 

We are all the same 
Human in all our ways and all of pain 
(So let it be) 
There's a love that could fall down like rain 
(Let us see) 
Let forgiveness wash away the pain 
(What we need) 
And no one really knows what they are searching for 
(We believe) 
This world is crying for so much more 

We believe (x6)
In this love 

We believe (x5)
In this love 

So this world 
Is too much 
For you to take 
Just lay it down in front of me 
I'll be everything you need 
In every way 

We believe (x6)
In this love 
(In this love) 
We believe 
(In this love) 
We believe 
(In this love) 
We believe 
(In this love)

Wednesday, November 11, 2015

Il recupero è allenamento

CIAO A TUTTI
Dopo il caldo eccessivo di domenica scorsa, praticamente estivo applicato alla seconda settimana di novembre, ho avuto modo di riflettere.
Ed ecco come molte volte una persona che si allena da sola non si accorge di star mettendo troppe gare vicine poi per quello crolla pur sapendo di come "anche il riposo e lo scarico siano allenamento". E così mi sono lasciato andare con 4 gare lunghe di fila nel giro di un mese e mezzo.

Dall'anno prossimo (visto che non faccio già normalmente i cross) propongo a me e agli altri di distribuire sull'anno intero le gare. E come? Forse stabilendo delle priorità, decidendo di fare una gara lunga e poi di lasciare una serie di domeniche in mezzo se non mesi prima di ripartire.

Insomma ognuno sa quanto recupera con l'esperienza ed ovvio che parlando empiricamente che se faccio una mezza si ha bisogno di due settimane di recupero e se si fa una maratona il recupero post gara è di un mese.

Per me è infatti il momento. La prossima gara importante per me sarà la Stramilano il 20 marzo. Nei cinque mesi complessivi che rimangono avrei dunque il tempo di:
  1. Recuperare le forze dalle immediate gare appena svolte
  2. Allenarmi
  3. Recuperare la fase di carico prima della gara
  4. Stabilire prossime sufficientemente in là col tempo da recuperare ed allenarmi
"Recupero e scarico è allenamento"

Buona settimana a tutti

Sunday, November 8, 2015

Reso conto della Mezza maratona a Busto Arsizio 08 novembre 2015

CIAO A TUTTI
Finalmente il primo resoconto di una gara sul blog, dopo alcuni articoli introduttivi sul mondo della corsa e sul blog stesso.
Partiamo da un potente resoconto personale per poi volgerci a parlare del resto: organizzazione, classifica, foto.
Parto sta mattina molto carico psicologicamente bene: ho riposato adeguatamente questa settimana, sono cinque mesi che mi strapazzo di allenamenti e negli ultimi due mesi il riscontro in gara è più che positivo a cui giungo alla fine con un tempo migliore delle aspettative. Infatti negli ultimi tempi ho chiuso il 27 settembre il giro del lago 26 km in 1:45:28 (4:06 km/) quando l’aspettativa era 1:50 e Verbania 30km che compartecipava alla maratona chiudo in 2:06:00 quando l’aspettativa era 2:08.

Sta mattina stimolato da compagni di squadra (per chi li conoscesse Antonio Puricelli e Stefano Bianco) punto a fare 1:24:00 che implica una velocità media di 4:00 netti. Mi sento molto solido dalle recenti gara e da tanto tempo (erroneamente) muto la pelle: da un solito profilo basso a uno più forte. Penso che è solo questione di farlo. Farlo e basta.
Purtroppo non mi è stato immediato. Anzi no: non posso che ammettere che a posteriori ho commesso tutti gli errori più superficiali che un runner possa fare. Ad esempio? Troppe gare lunghe vicine ad esempio. Un eccessiva sicurezza. Una partenza male calcolata, sicuro che sarei stato in grado di tenere quel ritmo fino alla fine. Corro così ad una media di 4:00 fino al 12 km. E poi finisce la benzina, male alle gambe e quel che fino ad un attimo fa era una gara in compagnia di compagni di squadra (i quali dovessero leggere questo articolo cito: Sandro Ferazzo, Diego Giacomini, Roberto Vezzaro, Loris del Vecchio di cui quest’ultimo della stessa categoria).


Così porto a casa una sconfitta e vorrei che chi a corso più lento di 1:30:00 non mi venga a dire: “Io sono geloso, perché neanche riesco a fare quel tempo quando sto bene, tu lo fai nella tua giornata no”
So molto bene che se la gara è una, gli allenamenti sono anche più di 100, giorni sotto la pioggia ad allenarsi, dolori alle gambe, tenere a mente i recuperi in cui anche in quelli si vorrebbe correre, i giorni in cui ci si ferma perché ci si è fatti male e la fatica a ripartire e tripla, per alcuni l’età che avanza e si vede i tempi che peggiorano e nella lotta contro il tempo vincerà comunque l’anzianità.

Dunque dico: “No a correre giusto per percorrere una distanza, arrivare fino in fondo. Guardo anche a come si corre”
Ora solo riparto controvento ma…. Ma la prendo con la giusta filosofia. Nel senso che è un anno che non sbaglio una gara e ora mi alleno per rifarmi.

Ora un piccolo resoconto della gara in maniera più universale. A personale parere organizzazione ottima: ritrovo (indicazioni nel presso della partenza per raggiungere il posto, parcheggi accessibili a tutti gli atleti numerosi), spogliatoio, deposito borse (che per quanto è dato per scontato invece non lo è), partenza in settori per tempo, partenza su una strada larga con rettilineo, nessun problema con traffico (almeno dal punto di vista degli atleti, comprendo il disagio per gli automobilisti. Vorrei dire dunque una questione in merito: se non ho la gara alla domenica, esco al sabato sera e dormo quindi al mattino della domenica. Risolvo così il problema di avere quel ingorgo).
Per non parlare del fatto che il 99% degli atleti sono pignoli su una cosa: l’omologazione. E’ un percorso piatto con un falso piano inesistente e misura esattamente 21.1 km da mio gps

Purtroppo un impegno pomeridiano mi impedisce di stare alle premiazioni e scappo a casa.

Ricordo a tutti che fossero interessati in maniera amatoriale alla stagione di cross tra poco c’è il
WINTER CHALLENGE
http://www.atletica-casorate.it/PRESENTAZIONI/2015/WINTER%20CHALLENGE.htm

PS per maniera amatoriale intendo colui che oltre ad avere tempi più bassi del professionista passa da una distanza all’altra e viceversa e tende quindi meno a specializzarsi come un professionista o comunque un semi-professionista.


Prossimamente un  articolo con le foto del sottoscritto e sopracitato.

Nel frattempo auguri a tutti un buono scarico e buoni prossimi allenamenti 


Tuesday, November 3, 2015

Persistenza

L’avanzare delle stagioni portava la famiglia Wayne a trascurare il proprio figlio man mano che il loro maggiordomo pensava anche a lui e loro pensavano agli affari della “Wayne enterprise”
Bruce aveva soltanto 8 anni ed era troppo piccolo, ancora, per essere trascurato. Le cure che gli dava il maggiordomo erano insufficienti per la sua crescita, che chiaramente non pensava alla sua educazione: solo a fare sì che la cena fosse pronta e a portalo a scuola.
Bastarono quindi poche settimane affinché Bruce si isolasse sempre più e tutti i pomeriggi, una volta finito i compiti, li passava in giardino per conto suo e dedicava un ora al giorno almeno per quel periodo della sua vita.
Una volta, finì nel scovare una fossa a cui non aveva mai dedicato troppa attenzione e con una satanica voglia di entrarci incominciò a lanciarci dentro le pietre per vedere dove fosse la fine. La fossa era la tana di un branco di pipistrelli che furono svegliati dal comportamento aggressivo di Bruce.
Per paura uscirono allo scoperto travolgendo il piccolo Bruce cadde dentro la fossa. Si ruppe una gamba. Preso dal complesso emotivo di rabbia e paure pianse forte e fu un attimo che il maggiordomo che i Wayne si accorsero del pericolo in cui il piccolo era il piccolo della famiglia.

I giorni dopo Bruce era incontenibile per la recente esperienza, continuava a piangersi addosso, non pensava che la sua gamba sarebbe mai guarita e che dopo giorni di solitudine quella era la fine. Isolato, nemmeno da solo riusciva a cavarsela. Così si sentiva. Solo dopo l’accaduto coi pipistrelli l’atmosfera in casa cambiò. Fu in quella condizioe che nei genitori scattò la scintilla rivelatrice e si accostarono al bambino per parlagli.
“Mi fa tanto male il ginocchio, ancora!”

“Lo sai, Bruce, perché cadiamo? Cadiamo per poterci rialzare!”

Sunday, November 1, 2015

24° Mezza a Busto Arsizio

Oggi un breve accenno all’annuale maratona di New York. Vorrei dedicare qualche riga ai Keniani Stanley Biwott e Mary Keitany che hanno chiuso rispettivamente 2:10:34 e 2:24:25 andando così a vincere l’edizione di quest’anno. Un riferimento vorrei farlo anche agli italiani che hanno partecipato soprattutto ad Andrea Lalli che ha chiuso in 2:17:15 con la posizione di 11°. Un rammarico a Meucci che per un problema di stomaco (o almeno così riferisce la stampa). Si ritira al 20° km tentando comunque la prova. La satira le tira dietro il giorno dei morti. A volte capita a tutti un giorno no ed è un peccato che capiti in gara, una gara importante.

In merito vorrei ricordare che la domenica che viene in Italia si presenterà la Maratona di Ravenna, altra gara di prestigio internazionale. L'Italian Style lo faremo sentire per la corsa, dimenticatevi pizza e mafia 

Io invece, per motivi di concomitanza, avrei deciso di aderire alla 24° Edizione della mezza a Busto Arsizio in quanto campionato regionale di mezza maratona.
La cosa interessante è che oltre a mantenere un percorso in linea con le edizioni passate ideale per registrare il PB, da quest’anno vengono inserite le griglie.
Anziché un unico plotone è interessante vederne all’atto pratico una partenza che dovrebbe essere ordinata. Evitare dunque per me, e anche altri, di vedersi partire davanti altri atleti che partono un centinaio di metri a tuono e poi…. 5:20 min/KM????  

Continuo a pensare che l'efficienza in una gara dopo le griglie sia la fila indiana ma credo che sia improponibile visto il numero di adesioni mediamente.

Ma parliamo di tempi. La mia prima maratona l’ho corsa in Canada a Mont-trembland vicino a Montreal. Ammetto che essendo in vacanza e avendo visto la pubblicità della gara per caso mi sono iscritto senza allenamento, e pizza e birra per cena alla sera prima. Chiusa in 1:41 tondi-tondi che come esordio senza allenamento non è male.
Ovviamente un anno dopo iscrivendomi alla 22° edizione di Busto Arsizio con l’allenamento chiudo in bellezza in 1:26 (sempre e fatidici tondi-tondi… è inevitabile).
Attualmente il mio personale è la Romeo and Juliet Half Marathon Verona nel 2014 in 1:25:28.




Questa volta chissà….? Accetto la sfida che mi è stata fatta di chiudere in 1:24???
Io non rammento che dal giorno del mio primo tesseramento ambisco a partecipare ad una qualsiasi gara in cui doppio il secondo. E’ un sogno che tengo nel cassetto e mi alleno costantemente per raggiungerlo. 

Buona settimana a tutti e buoni allenamenti