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Monday, November 23, 2015

RTO TRAIL (circuito prealpi Varesine)

CIAO A TUTTI
Trail… non fanno per me: troppi sassi, radici, insidie, e percorsi fuori sentieri. Non fanno caso a chi come me a problemi alle caviglie. Ma sta volta va così vado ad allenarmi al percorso breve dell’RTO Trail. Gara di 29 km a Morazzone e finale del circuito delle Prealpi Varesine. La gara corta, a cui partecipo è di 13KM.

Sembra tutto perfetto: arrivo puntuale, ritrovo amici della mia società e di altre società, riscaldamento necessario e poi partenza puntuali.

Primo km di asfalto dove Arturo (fotografo di Podisti. Net) ha l’occasione di immortalare la partenza, poi iniziano le difficoltà.

E chi non ha partecipato alla gara nello specificodirà: “si, lo sappiamo… sterrato, Sali-scendo, tanti km, gara senza ristori prima della fine… le conosciamo le difficoltà dei trail”.

Ma non avete mai provato a vedere di essere nei primi 15 e vedere dopo 5-6 km quelli davanti tornare indietro verso di voi. Nel giro di due minuti la gara si blocca perché tutti abbiamo sbagliato strada e ci siamo accorti che non era segnalato passaggio al 4km. Praticamente tutti i 200 che erano partiti si sono ritrovati  riuniti nello stesso punto perplessi, fermi e a chiedersi come era possibile che non ci  fossero indicazioni.

Purtroppo chi era partito con l’idea di fare una gara di 13 km è rimasto disilluso. Dovendo tornare indietro di 2 km è diventato un allenamento di 17 km. Spero che a breve l’organizzazione dia spiegazioni sul sito di come tutti e 200 persone siano stati indotti a sbagliare strada.


Ribaltata la classifica ci rimettiamo in marcia sul sentiero e riusciamo a metterci sul sentiero chi tagliando dalla strada, chi rifacendo la salita.
Oramai è un allenamento e dunque riparto più rilassato dal punto di vista cronometrico.
Chiudo avendo fatto 17 km.


Un accenno ai vincitori della gara lunga (la quale si è svolta invece regolarmente) Stefano Bianco (2:05:00) e la giovane Ilaria Bianchi (2:17:30). Tutti Bianco.


Buona settimana a tutti.
P.S. nota che definisce l'uso dell'aggettivo di "giovane" nel definire la prima donna: vi sono una serie di pregiudizi razziale da parte delle donne quando un uomo definisce l'età di una donna. Ogni minuto attribuito loro lo contano come se si calcolasse l'età dei cani: la moltiplicano per 7 e dunque si sentono molto vecchie.
Io se devo aspettare la mia ragazza al bagno e mi dice "arrivo tra cinque minuti" lo moltiplico di conseguenza per 7. In ogni caso potete dedurre l'età dalla foto.